Dopo la stazione marittima, progetto ancora di Chipperfield potrebbe gelare. I contraenti affermano dalla città i fondi per la prosecuzione dei lavori.

 

Dopo la stazione marittima, anche la cittadella giudiziaria rischia una stallo cantiere. Nelle ultime settimane questa ipotesi è stata sollevata due volte almeno e oggi potrebbe cemento, se non viene garanzie sui pagamenti dal Palazzo di Città. Esso sarà discusso nel corso di un incontro che coinvolge amministratori, sindacati e rappresentanti dei lavoratori.

 

Proprio come Ati Passarelli, che ha vinto la realizzazione del guscio firmato da Zaha Hadid, anche il consorzio stabile Soledil – che nel 2008 a raggiungere, per conto della società di Ferrara Fratello, la gara per la finitura di cittadella di David Chipperfield – è entusiasmante un grande importo per Administration.

 

Purtroppo, un già visto situatiion che si traduce in opere pubbliche incompiute e lavoro rubati ad un settore soffocato dalla crisi più di altri, se pensiamo che in un anno edilizia te perso sei migliaia di lavoratori.

 

Nella costruzione cortile della cittadella, progettato per ospitare uffici giudiziari, molte società andava e veniva dal 2002 ad oggi. E sono stati completati solo tre padiglioni su sei. Sono necessari quaranta milioni di euro per mobili, sorveglianza attiva e passiva e un archivio automatizzato di 400 metro cubo. Ma non è l’unica opera in difficoltà.

 

Lungoirno, tra ritardi e problemi con le aziende, hanno visto scorrere di tre anni la sua ultimation. E da metà novembre una quindicina di operai vengono licenziati: lo stesso è accaduto tra il gennaio scorso e marzo, di conseguenza, ad un’interferenza di lavori di manutenzione sul binario 1 delle Ferrovie italiane.

 

Interferenze, ma i ritardi soprattutto bureaocratic (ci sono voluti circa due anni per ottenere il via libera per lavorare su muro perimetrale, sul lato della ferrovia Afterwork) non sembra essere ancora finita. Arrestato dai primi di gennaio il cantiere della stazione marittima, che ha aperto nel 2005, avrebbe dovuto vedere il lavoro già fatto nel 2008. Pochi mesi dopo l’inizio dei lavori, il contraente non è riuscita e tutto chiuso fino al 2009, quando riprese gli interventi che, per calendario, avrebbe dovuto essere ultimata entro il 2011. Ati Passarelli gode di bu Palazzo di Città un credito di un milione e 700 mila euro. Se la città compie 500 migliaia di euro, dovrebbe dovere alla Regione

 

e l’anticipazione del 10% del Fondo Por, quasi assegnato, pari a un altro milione e 200 mila euro. Ma ha bisogno di un totale di altri 4,8 milioni di euro per il progetto finale. Noi non dimentichiamo palazzetto dello sport del Tobia Scarpa. Inaugurato nel 2005 e ha accompagnato, due anni dopo, da lavori per la realizzazione di aree di business a sostegno della struttura sportiva, chiuso nel 2008 a causa del contraente non è riuscita. Oggi il già costruito dovrebbe essere demolito: è stato danneggiato da acqua nerastra.

 

Articolo sulla base di “Salerno City” del 4 febbraio, 2013 di Barbara Cangiano.