Vertice per la Cittadella  Il cantiere resta aperto


L’incontro tra il sindaco De Luca, i tecnici dell’ufficio urbanistica e i costruttori L’imprenditore Ferrara: «Andremo avanti coi lavori finché avremo la forza»

«Lavoreremo fin quando avremo la forza di andare avanti». Saverio Ferrara, ai vertici con il fratello Antonio dell’Ati Soledil e Sieme che nel 2008 si è aggiudicata l’appalto per il completamento della Cittadella giudiziaria, non fa mistero delle difficoltà legate ai crediti vantati nei confronti di Palazzo di Città. «Più di quattro milioni di euro», conferma raggiunto telefonicamente. Ma il cantiere non si ferma, almeno per ora: «Stiamo lavorando e continueremo a farlo finché ne avremo la possibilità». Sui “tempi di resistenza” Ferrara non si pronuncia: «Non lo posso decidere da solo, dipende dai fornitori e dai nostri partner. La nostra forza è quella dimostrata fino a questo momento. Ora ci auguriamo che dal Comune arrivi presto una boccata di ossigeno». Di questo si è discusso ieri, nel corso di un incontro convocato a Palazzo di Città, a cui hanno preso parte i rappresentanti dell’Ati ed i tecnici dell’ufficio urbanistica, alla presenza dello stesso sindaco De Luca. Che si è impegnato, in prima persona, a recuperare i fondi necessari per scongiurare il blocco del cantiere. Il primo cittadino ha invitato l’Ati a non mollare «e su una promessa di pagamento si sono accordati per andare avanti», è il commento del sindacalista della Feneal Uil Luigi Ciancio, poco fiducioso nell’esito della trattativa: «Un iter fotocopia rispetto a quello già vissuto per la Stazione marittima. Sappiamo com’è andata a finire: il cantiere è fermo dai primi di gennaio e l’opera è stata abbandonata letteralmente in balia delle onde. Dal canto nostro, ribadiamo l’appello affinché il Comune ci convochi per fare un punto sullo stato dell’edilizia a Salerno, perché in ballo c’è il futuro dei lavoratori». Non usa invece toni allarmistici l’assessore al Bilancio Alfonso Buonaiuto: «Sono certo che il cantiere della Stazione marittima ritornerà a breve operativo – ha spiegato – Sono di questi giorni i primi mandati di pagamento per saldare l’importo relativo ai lavori già effettuati e fatturati». La cifra è di un milione e 400mila euro, di cui solo 200mila euro rientrano nella quota del Comune indispensabile per sbloccare i fondi regionali. Nel complesso, ha sottolineato l’assessore, «il Comune deve versare 560mila euro per consentire che vengano erogati i soldi necessari a coprire gli arretrati». I grattacapi più seri sono quelli che si attendono per il futuro, perché per completare la conchiglia di Zaha Hadid servono altri 45 milioni di euro. «E’ un problema di fluidità finanziaria. Proprio l’altro giorno sono stato a Napoli per verificare la possibilità di sbloccare un sistema che, sulla base di una nostra anticipazione del trenta per cento, ci consente poi di ottenere una copertura totale, ma nell’arco di tre o sei mesi, perché questi sono i tempi della Regione Campania». E sul fronte liquidità, com’è noto, il Comune è maglia nera. «Sto pensando a un sistema finanziario per garantire l’intera copertura a scopo, un iter che deve però essere valutato dai legali», ha anticipato Buonaiuto. Quanto alla Cittadella, «è un’opera con finanziamenti statali che negli anni hanno subìto un deprezzamento, senza considerare che è stato un errore non pensare agli arredi ed al cablaggio, due voci che comportano un ulteriore aggravio della spesa». Non di errori ma di fallimento parlano i consiglieri di Fdi Celano e Adinolfi: «Ciancio ha ragione. Questa amministrazione ha dimostrato tutta la sua incapacità. Solo promesse e tagli del nastro, ma nessuna sostanza».

<< Articolo tratto da “La Città di salerno” di Barbara Cangiano del 06 febbraio 2013>>